Ca' Rezzonico

Ca' Rezzonico

UNA PASSIONE DISCRETA. La Collezione Paolo Galli

Intervento di valorizzazione

Una passione discreta
La Collezione Paolo Galli

Dal 10 ottobre 2024 al 20 gennaio 2025
Venezia, Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano

A cura di Alberto Craievich

 

Nell’autunno 2024 Ca’ Rezzonico celebra l’entrata della donazione dell’ambasciatore Paolo Galli nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Fondazione Musei Civici di Venezia. Si tratta di 216 fogli di maestri italiani dal Cinquecento al Novecento: per qualità degli esemplari, varietà di tecniche e tipologie, numero di artisti documentati (dai più rari petits-maîtres ai nomi più celebri) è la più importante acquisizione nel campo della grafica dal lascito di Nuccia e Riccardo Musatti nel 1967.
Frutto di una passione privata, coltivata negli anni con l’ausilio di grandi studiosi del settore come Philip Pouncey, Terisio Pignatti, Mario Di Giampaolo, la raccolta si è formata attraverso l’acquisto presso le principali case d’aste e i dealers specializzati senza un programma prestabilito, seguendo il gusto personale e la fascinazione per un mondo segreto in cui si cela il momento creativo di ogni artista.

Oltre ai nomi classici dei maestri veneziani del Settecento, come Giambattista e Giandomenico Tiepolo, Giambattista Piazzetta, Antonio e Francesco Guardi, Gaspare Diziani, Francesco Fontebasso, la collezione è dedicata soprattutto ai pittori italiani delle altre scuole, in particolare quelle bolognese, romana e fiorentina. Questa circostanza è particolarmente significativa per il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe della Fondazione perché consente di espandere in maniera ampia e dettagliata le sue raccolte fuori dall’ambito lagunare. Infatti, per quanto esso sia giustamente annoverato fra i più importanti della penisola, la sua vocazione, pur con splendide eccezioni, è per sua natura e formazione squisitamente veneziana.

Per la prima volta entrano così nelle nostre raccolte Agostino Carracci, il Bertoja, il Cavalier d’Arpino, Giovanni Baglione, il Figino, Giorgio Vasari, Francesco Vanni e molti altri. Ma non solamente antichi maestri: vi sono anche testimonianze del Novecento italiano, con Cadorin, Cagli, Mafai, Severini, Sironi, Vedova, a documentare quanto più possibile la storia della grafica italiana. Non mancano alcuni disegni anonimi, riconducibili a scuole regionali, che rivelano pur sempre punti di interesse: l’esecuzione particolarmente felice, una tecnica inusuale, il dibattito attributivo degli esperti.

Ciò che più sorprende, esaminando la collezione nella sua interezza, è la varietà dei pezzi, la diversa tipologia di fogli in cui predomina la figura umana: studi anatomici o di panneggi, affollate composizioni, ritratti, caricature. Si tratta inoltre di una collezione “colorata”, quasi a sfatare i più tradizionali luoghi comuni sulla grafica. Anche l’osservatore meno attento rimarrà sorpreso davanti alle carte preparate e alla varietà delle tecniche: matite, gessetti, inchiostri di ogni tonalità, acquerelli.
Alcuni dei disegni sono stati esposti in mostre o sono comparsi in pubblicazioni e volumi dedicati alla grafica, altri invece sono rimasti per anni nell’ambito della fruizione privata. Tutti fotografati per l’occasione, saranno oggetto di un catalogo specificamente dedicato alla raccolta.

 

La mostra è visitabile dal 10 ottobre 2024 al 20 gennaio 2025 con l’orario e il biglietto del Museo.