LINO TAGLIAPIETRA
L’origine del viaggio
Dal 14 luglio al 25 settembre 2023
Venezia, Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano
Mostra a cura di
Fondazione Lino Tagliapietra
Fondazione Musei Civici di Venezia
Martedì 12 settembre 2023, ore 18.30 – Presentazione del catalogo della mostra
Per l’occasione il Maestro Lino Tagliapietra e la fotografa Roberta Orio converseranno con Antonella Galli, autrice e giornalista de Il Sole 24 Ore
Ingresso su invito fino ad esaurimento dei posti disponibili
Probabilmente non ci sono due parole più rispettate ed onorate nella storia della moderna scultura in vetro di “Lino Tagliapietra”; egli costituisce il ponte vivente, la congiunzione cruciale tra l’augusta storia del vetro Veneziano e le continue meraviglie di quello che oggi noi chiamiamo il moderno movimento dello Studio Glass
— James Yood, The Hands of the Maestro
Curata dalla Fondazione Lino Tagliapietra assieme alla Fondazione Musei Civici di Venezia, la mostra intende rendere omaggio a Lino Tagliapietra, artista viaggiatore, sperimentatore, alla costante ricerca di stimoli da trasferire nelle sue opere, tra ricerca appassionata, perfezionamento tecnico e sublimazione della bellezza del vetro.
Oggi questo viaggio fatto di creatività, colore e abilità realizzativa trova una nuova sede temporanea nelle rinnovate sale del Museo Ca’ Rezzonico di Venezia.
Allestite lungo un percorso progettato dall’architetto Chiara Lamonarca tra il primo e il secondo piano del palazzo, le 21 opere in mostra offrono uno spaccato della vasta produzione del Maestro realizzata negli ultimi trent’anni in aperto dialogo con i capolavori settecenteschi che le circondano.
Accanto a lavori iconici come Dinosaur dal collo longilineo, Fuji, Asola, Niomea, Oca, Africa, Hopi raccontano di tecniche tradizionali muranesi come il vetro soffiato con canne, la filigrana, le murrine, l’incalmo, di abilità estreme come la doppia soffiatura o ancora processi tipici della seconda lavorazione quali la battitura e la molatura. Opere scultoree che hanno portato Lino Tagliapietra ad affermarsi come artista indipendente, antesignano di nuove stagioni e generazioni di artisti del vetro.
In mostra anche un’accurata selezione di pannelli realizzati tra il 1999 e il 2012, veri e propri quadri bidimensionali in vetro fuso realizzati sovrapponendo tecniche e colori diversi. Le suggestioni di partenza — dichiarate già nei titoli Finestra sul campiello, Ponticello, Rio Grande – non solo rappresentano porte di accesso a luoghi cari al maestro ma raccontano anche delle grandi passioni, come la pittura di Rothko. In questo caso opere pittoriche più che scultoree, in contrasto con la pratica di un artista che non ha quasi mai realizzato dei disegni preparatori.
Realizzati con graniglia di vetro con inserti di vetro solido o per mezzo dell’uso di canne e murrine a zanfirico, i pannelli sono senza dubbio tra i lavori più sperimentali ed impegnativi di Lino Tagliapietra, quelli in cui emerge l’inarrestabile, estrosa, sperimentale pulsione creativa.
Chiude l’esposizione al secondo piano il pannello Giuditta. Come una pala in vetro installata tra due pale d’altare, l’opera si distingue per i colori accesi e il profilo stilizzato che ne connota il soggetto. Una preghiera e un ringraziamento per una vita passata nel colore e nell’arte del vetro.
Galleria immagini: photo Roberta Orio
–