Ca' Rezzonico

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CANALETTO-BRUSTOLON. Feste Ducali: Rami e Stampe dalle collezioni del Museo Correr.

Le lastre in rame delle Feste Ducali

Ottenuto dalle competenti autorità il diritto all’esclusiva della riproduzione per vent’anni, Furlanetto inizia col pubblicare la sola Presentazione del Doge in Basilica di San Marco il giorno dell’elezione, nel ’66; nel ’68 esce la prima tiratura di quattro soggetti, non numerata. È, questo, il cosiddetto “primo stato” delle stampe e delle matrici. La serie è completata prima del 1777. I dodici rami, modificati solo con l’aggiunta di una numerazione progressiva a cifre arabe (secondo stato), nel 1786 passano di mano, entrando nella bottega di Teodoro Viero – altro instancabile imprenditore nell’affollato e vivace panorama editoriale della Venezia di fine Settecento – che le ri-pubblica sostituendo il nome e l’indirizzo del precedente editore con i propri: Apud Theodorum Viero in Via Mercatoria dicta dell’Orologio (terzo stato). Tra il secondo e il terzo decennio dell’Ottocento, l’originale titolazione latina dei rami – passati a Giuseppe Battaggia, tipografo in Venezia, San Giacomo dell’Orio – viene sostituita con una più corrente in lingua italiana; vengono anche abrasi i numeri progressivi di serie. Si giunge così al quarto stato delle lastre, quello che presentano attualmente. Nel ’42 due di esse risultano già perdute e le dieci superstiti a fine secolo passano all’editore Ferdinando Ongania, anche lui grande imprenditore e divulgatore della cultura veneziana. Dai suoi discendenti, per acquisto, giungono al Museo Correr nel 1955. A degna conclusione di questa articolata vicenda, di cui sono testimonianza, tra l’altro, i documenti esposti all’inizio del percorso, le splendide e affascinanti matrici in rame delle Feste ducali vengono in questa mostra per la prima volta presentate tutte insieme all’attenzione degli specialisti e di quanti sapranno apprezzare questi straordinari oggetti che ancora riflettono, nei bagliori del metallo e nella vibrazione del tracciato, il mistero antico dell’invenzione d’arte e della sapienza tecnica.