L’opera è costruita su di una struttura di ferro che compone sottili e bassi tavoli, disposti sul pavimento del Portego del primo piano di Ca’Rezzonico, sviluppandosi per una ottantina di metri, su cui sono disposte 550 fotografie del XIX secolo e prime due decadi del XX secolo, in bianco e nero, montate sui cartoni originali dei fotografi, raffiguranti ritratti di donne, uomini e bambini. Per la maggior parte provengono da città degli Stati Uniti: New York, Detroit, Philadelphia, Pittsburgh, Boston, San Francisco, Chicago e alcune dall’Europa. Talvolta compaiono degli oggetti ad interrompere la linea sottile di fotografie. Questi oggetti o piccole forme di tessuto imbottito fungono da catalizzatori delle ipotetiche energie che emergono dall’opera stessa. E’ un’opera sulla memoria, ma non ha il carattere di una reliquia la cui unica funzione è il ricordo o l’investigazione storica. Gli elementi posti in stato di relazione o conflitto ne attuano una dinamica portatrice di nuova vita, e l’opera rinasce e ridiventa attuale nel suo svolgersi. Gli elementi compositivi diventano pretesto per una nuova condizione di comunicazione, e il passato un serbatoio di energie per una sorta di vibrazione e spostamento. Il colore scelto è il verde, principio di nuova vita e il numero base è l’otto, l’infinito e il perpetuo ricorrere.
Oltre a questa sezione allestita a Ca’Rezzonico, il progetto prevede altre installazioni nei musei sottoelencati:
Palazzo Ducale – Sale dei Cuoi e della Quarantia Criminal: Impermanenza e Trasmigrazione (installazione e filmato)
Museo Correr – Pinacoteca: Lo spazio terzo (installazione di dipinti d’epoca in vario modo trattati mediante apposizione di fili o tessuti)
Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana: Tracce dell’Essere e Trasformazione, tra decadimento e nuovo stato (installazioni con oggetti e sculture)
Museo di Palazzo Mocenigo: Quotidianità tra culto, simbolismo e rappresentazione (installazione)
Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna:Transito e Scorrimento (composizione frammentaria di oggetti ed altri elementi),
Museo d’Arte Orientale: Moltiplicazione dell’Essere (installazione)
Museo Storico Navale: Ossessioni dell’essere (installazione e film)