Heike Gallmeier
Nasce nel 1972 a Berlino, dove vive e lavora. Dopo gli studi di pittura presso la Akademie für Bildenden Künste di Magonza, nel 2002 porta a termine gli studi specialistici in scultura presso la Kunsthochschule Berlin- Weißensee.
Nel 1999 le viene assegnato il Kunstpreis Junger Westen della città di Recklinghausen per la categoria Pittura. È stata borsista del Senato di Berlino, della Konrad-Adenauer-Stiftung e del Kunstfonds di Bonn. Nel 2012, è a Gerusalemme nell’ambito della Gateway 12 residency del Goethe-Institut, della Bezalel-School of Art e degli schir-art concepts, mentre nel 2015 è borsista del Centro Tedesco di Studi Venezian. Nel 2017 il suo progetto del libro Vertigo viene finanziato dal Kunstfonds di Bonn. I suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, in mostre quali Art and Identity, presso il Museo dell’Arte di Guangzhou, Cina, New Frankfurt Internationals, presso la Frankfurter Kunstverein, Welcome to the Jungle, del KW Institute for Contemporary Art, Berlino, e nella mostra personale Vertigo presso la NN Contemporary Art in Gran Bretagna.
Oltre al classico lavoro di artista in atelier, dal 2015 Gallmeier insegna alla Universität der Künste di Berlino e realizza scenografie per lo Staatstheater di Stoccarda (2009) e lo Schauspielhaus di Amburgo (2016), da ultimo per la produzionen Brain Projects di Rimini Protokoll.
Inga Kerber
Nasce nel 1982 a Berlino, vive e lavora a Lipsia. Dal 2002 al 2004 è assistente fotografo a Berlino e Lipsia, dal 2002 al 2004 frequenta la Fotografieschule am Schiffbauerdamm, Berlino (FAS). Dal 2004 al 2011 studia presso la Hochschule für Grafik und Buchkunst di Lipsia (HGB Lipsia) / Fotografia, tra l’altro con i docenti Beate Gütschow e Eiko Grimberg. Nel 2007- 2008 trascorre un anno all’estero presso la École Nationale Supérieur des Beaux- Arts de Lyon, Francia. Nel 2011 consegue la laurea in Bildende Kunst/Fotografie (Arti figurative/Fotografia) all’HGB di Lipsia. Inga Kerber vive e lavora a Lipsia.
Nel 2012 Inga Kerber ha ricevuto un incentivo per il suo Catalogue raisonné (Clichés) dal Kunstfonds di Bonn con la casa editrice Verlag Spector Books. Nel 2013 le viene conferito il premio Marion-Ermer. Dal 2014 al 2016 si susseguono diversi soggiorni da borsista presso il Castello di Plüschow, in Vietnam e a Venezia (finanziato dalla Kulturstiftung des Freistaates Sachsen (KDFS), governo federale).
Nel 2016 viene designata per il premio Stiftungspreis für Fotografie /Sammlung Klein. Attualmente Inga Kerber lavora a una pubblicazione sul suo progetto in Vietnam (Cliché of a Landscape, Jungle), promosso dalla KDFS. I suoi lavori sono stati esposti, tra l’altro, presso la Pinakothek der Moderne di Monaco, la Kunstverein di Amburgo, la Landesgalerie di Linz / Austria, il Goethe- Institut Hanoi / Vietnam, la Galerie Florence Loewy in Francia, la Inman Gallery / Houston/ USA, la Galerie Jochen Hempel di Berlino / Lipsia.
Klaus Kleine
Nasce nel 1974 a Olpe, vive e lavora a Colonia. Dal 2000 al 2007 Kleine studia arti liberali presso la Hochschule für bildende Künste (HbK) di Braunschweig ed è allievo di Thomas Virnich. Vive e lavora a Colonia.
Dal 2004 al 2007 è borsista della Studienstiftung des deutschen Volkes; nel 2007 si aggiudica il Meisterschülerpreis della Stiftung Braunschweigischer Kulturbesitz; nel 2008 è borsista della Città di Amburgo; nel 2009 vince il GWK-Förderpreis (Società per l’incentivazione del lavoro culturale in Westfalia). Dal 2012 al 2015 è borsista della Kölnische Kunstverein; nel 2014 e fino al 2015 è borsista della Akademie der Künste di Berlino; nel 2016 Kleine è a Venezia per un soggiorno di studio di tre mesi e nel 2017 è borsista della Fondazione Berengo, Murano/Venezia. I suoi lavori sono stati esposti in numerose mostre collettive e personali in Israele, Corea e Italia, nonché presso la Akademie der Künste di Berlino, nel castello di Rheinsberg a Berlino/Brandenburgo, presso la KJUBH Kunstverein di Colonia e la Kunstverein Wolfenbüttel.
Nel corso di quest’anno le sue opere saranno esposte in due mostre personali presso l’ak-Raum di Colonia, il Raum Melange-Köln, e una mostra collettiva nel Museum Kunstpalast di Düsseldorf.
Johanna Von Monkiewitsch
Nasce nel 1979 a Roma, vive e lavora a Colonia. Sin dai primi lavori è fortemente interessata alle caratteristiche e alla rappresentazione della luce in diverse forme. La sua posizione scultorea che, tra l’altro, viene veicolata anche attraverso la fotografia e il film, rivela il suo intenso confronto con la luce, talvolta intesa come evento cosmico, talvolta come mezzo produttore di ombre. Tuttavia, nel suo lavoro anche l’illusione di spazialità e materialità assume un ruolo centrale.
A Venezia ella ha ripreso la luce solare riflessa dalla superficie dell’acqua, visibile ovunque su muri e ponti, per poi riproiettare altrove queste forme di luce completamente libere e astratte servendosi di un proiettore. L’artista tratta la luce come un materiale e, al contempo, trasporta un momento fugace in un luogo diverso. Così, ad esempio, una luce filmata nell’aprile 2016 e proveniente da Palazzo Ducale viene proiettata a Ca‘ Rezzonico. Ne risultano effetti luminosi minimali, la cui esistenza è in bilico tra realtà e rappresentazione.
Ecco, quindi, che, da un lato, la luce di Venezia viene documentata oggettivamente e, dall’altro, la raffinata bellezza e particolarità di questa città vengono memorizzate e rese vivibili. La luce solare viene ripresa dalla macchina fotografica e poi ritrasmessa con un proiettore; nell’attraversare questi mezzi tecnici, essa si trasforma dando luogo alla raffigurazione della luce attraverso la luce. Lo scorso anno, tra l’altro, i suoi lavori sono stati esposti al Museum für Konkrete Kunst di Ingolstadt, al Museum Kunstraum Alexander Bürkle di Friburgo, alla Pinakothek der Moderne di Monaco, così come alla fiera d’arte Art Cologne e alla Paris Foto. Nel 2016 Johanna von Monkiewitsch è stata borsista del Centro Tedesco di Studi Veneziani. Viene rappresentata dalla galleria Galerie Berthold Pott, Köln.
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