L’arcangelo Michele abbatte gli angeli ribelli
Inv. 6552
Matita nera, penna e pennello inchiostro bruno, biacca; 475 x 349 mm
L’arcangelo Michele, armato di spada e scudo, fa precipitare dal paradiso gli angeli ribelli. L’impostazione complessiva e le grandiose figure degli angeli che precipitano vorticosamente verso il basso, in pose scomposte, ricordano l’analoga figurazione ad affresco realizzata dall’artista nel 1736 – 37 nella cappella absidale della chiesa dell’Annunziata a Trento, andata distrutta nei bombardamenti del 1944.
1.2. Il serpente di bronzo
Inv. 6553
Matita nera, penna inchiostro bruno, pennello inchiostro rossiccio, biacca; 483 x 375 mm
Questo disegno descrive un episodio dell’Antico Testamento che ha protagonista Mosè (Numeri, 21, 4 – 9).:gli israeliti, stanchi del peregrinare nel deserto alla ricerca della terra promessa, si ribellano e il Signore li punisce inviando nel loro accampamento delle serpi velenose. Pentiti, si rivolgono a Mosé perché interceda per loro presso il Padre Eterno, che gli ordina di far fondere un serpente di bronzo e fissarlo su un alto palo, in modo che le persone morse dai serpenti, alla sua vista, si salvano dalla morte.
1.3. Giuseppe venduto dai fratelli
Inv. 6554
Matita nera, penna inchiostro bruno, pennello inchiostro rossiccio, biacca; 497 x 365 mm
E’ uno dei due fogli dell’album dedicato alle vicende di Giuseppe Ebreo, undicesimo figlio di Giacobbe e primo avuto dal suo matrimonio con Rachele. I fratelli più anziani, invidiosi della preferenza a lui accordata dal padre, decidono in un primo tempo di ucciderlo e poi di venderlo ad alcuni mercanti di schiavi ismaeliti diretti in Egitto, dove poi si dipaneranno le intricate vicende che vedono Giuseppe protagonista (Genesi, 37 – 50). Si tratta dell’unico foglio dell’album che ha preciso riscontro in un dipinto ora al Museo Puskin di Mosca, dove si ritrovano, con pochissime varianti, la stessa impostazione complessiva della scena e le medesime tipologie delle figure presenti nel disegno.
1.4. Giuseppe interpreta i sogni in carcere
Inv. 6557
Matita nera, penna inchiostro bruno, pennello inchiostro rossiccio, biacca; 487 x 354 mm
Anche questo foglio è dedicato alla narrazione delle vicende di Giuseppe Ebreo, mostrando il momento in cui il giovane, gettato in carcere con la falsa accusa di avere tentato di usare violenza alla moglie del generale egiziano Putifarre, incontra il capocoppiere e il capopanettiere del faraone, cui svela il significato dei loro sogni, prevedendo per il primo la prossima liberazione, per l’altro l’impiccagione.